Intervista a Davide “Dado” Ferrari , giocatore under 18 CUS MILANO RUGBY, residente a Quarto Oggiaro (a cura di Mario Smedile).
Come sei arrivato a giocare al rugby a Quarto?
È iniziato tutto da un mio amico che mi aveva invitato a guardare i suoi allenamenti al campo di Quarto Qggiaro, chiedendomi di provare un allenamento, ma io ero molto dubbioso che mi potesse prendere poiché il rugby non mi era mai piaciuto granché come sport. Un giorno sono andato a trovare questo amico al campo, l’allenatore Beppe mi ha proposto di provare un allenamento e io ho accettato, vedendo che c’erano altri miei amici ad allenarsi. Alla fine mi è piaciuta come esperienza e ho continuato! È stato grazie agli allenatori e grazie alla voglia di fare nuove amicizie che mi sono iscritto!
Partendo dalla tua esperienza, com’è stato accolto il rugby a Quarto dai ragazzi e che effetto ha avuto nel tempo?
Il primo giorno di allenamento al campo di Quarto Oggiaro mi hanno accolto splendidamente, i ragazzi erano super accoglienti e sorridenti, eravamo tutti quanti molto vogliosi di imparare una nuova PASSIONE.
Oggi, a tuo parere, cosa pensano i ragazzi di Quarto del rugby?
Al di là del significato personale che ognuno può aver attribuito a questa esperienza, la cosa che ci ha accomunato tutti è stato sapere che il campo di Quarto Oggiaro di #INSIEME #CUS MILANO era un posto dove ci si poteva divertire, sfogare, imparare e crescere. Ad esempio, quando andavo il lunedì e il giovedì ad allenarmi, stanco dopo sei ore di scuola e dopo i compiti, andare al campo di rugby era un modo per sfogarmi e divertirmi #INSIEME ai miei compagni. Devo dire che su di me
il rugby ha fatto molto perché mi ha fatto crescere mentalmente in primis e poi mi ha fatto iniziare un percorso dove ho scoperto che questo sport è la mia vera passione!
Secondo te il rugby educa alla #LEGALITÀ?
Sicuramente sì. Prima di iniziare col rugby, nonostante la mia giovane età, diciamo che ero molto “vivace” in giro. Non andavo di certo a rubare o a uccidere le persone, ma succedeva spesso che litigavo per strada. Adesso grazie al rugby, quindi crescendo mentalmente, ho capito che queste cose non servono nella vita e ti portano alla rovina. Mi sento di dire che il rugby è stato per me proprio un “salvavita”!
Quanto può influire il rugby per avere un comportamento corretto e rispetto per gli altri?
Esatto, mi ha fatto imparare il RISPETTO, una parola che ormai penso faccia parte di qualsiasi cosa noi facciamo. Il rugby mi ha insegnato ad avere rispetto per tutti: per amici, nemici e oggetti!
C’è un momento di gioco, partita o allenamento che ti ricordi particolarmente? Mi ricordo la mia prima partita, io e un mio compagno di Quarto, abbiamo iniziato in panchina, entrambi emozionati e pieni di grinta, siamo entrati agli ultimi 15 minuti, che sono diventati 15 minuti indimenticabili.
Quindi si può ben dire che il rugby sia uno sport che mette i brividi?
Assolutamente, lo è!
In campo ti è mai capitato di sentirti talmente coinvolto dal gioco o da una situazione competitiva piuttosto accesa in cui hai perso l’autocontrollo? Ebbene sì, pure io ho perso il controllo, poiché mi è successo di essere coinvolto in una situazione accesa. Come si dice, il lupo perde il pelo ma non il vizio e ci siamo presi, ma per fortuna sono intervenuti gli allenatori e i compagni, mi sono calmato e alla fine io e l’avversario con cui avevo
litigato ci siamo stretti la mano e abbiamo chiarito.
Hai un modello di adulto, giocatore, allenatore o altro per cui provi ammirazione nel mondo del rugby?
Si, in assoluto tutti gli allenatori che ho avuto a partite da Beppe Fugoni e Diego Dominguez, poi il grandissimo Mario Smedile (numero 1), nonché i miei allenatori in under 14 e under 16.
Con questa risposta hai dimostrato di avere anche un ottimo senso dell’umorismo! Ti ricordi anche i nomi degli allenatori della 14 e della 16? Impossibile dimenticarli: Chicco ed Enrico in under 14, Edo e Boggio in under 16.
Ottimo! Un’ultima domanda: il rugby in campo ti ha aiutato a migliorarti nel tempo anche in altri contesti, quali la scuola, gli amici o altro?
Sì! Come ho già detto, mi ha insegnato il rispetto verso amici, nemici e oggetti. Mi ha anche dato una mano con l’educazione attraverso il modello e l’esempio delle persone più grandi, la pazienza di allenarmi e fare sacrifici per avere poi risultati.
Quindi, secondo te, il rugby è uno sport per….
Mi è sempre piaciuto dire che il rugby è uno sport che ti fa crescere sia come persona che come carattere.
Ok, grazie Dado. Al CUS tu sei cresciuto molto, hai portato una disponibilità con tutti ed è un valore importante, senza rinunciare a ridere e scherzare portando te stesso. Grazie ancora, ci hai dimostrato che siamo riusciti a trasmetterti passione, rispetto, entusiasmo…
Grazie a voi per l’insegnamento che mi avete passato e sempre FORZA CUS!!!